giovedì 15 gennaio 2009


mercoledì 14/01/2009 20:11
SCAMPIA (NA): I DISOCCUPATI CHIEDONO LE DIMISSIONI DELLE ISTITUZIONI MUNICIPALI


di Francesca Romana Rodigari

SCAMPIA – Davanti alla sede dell’ottava municipalità in viale della Resistenza, stamattina, i disoccupati organizzati ma anche altri abitanti del quartiere di Scampia hanno palesato il loro disappunto nei confronti di una gestione istituzionale che reputano inadatta. Moltissimi – nonostante la pioggia incessante – sono i cittadini che si sono recati alla manifestazione con la voglia di provocare attraverso la protesta un forte cambiamento. La gente è stanca e in questo modo ha manifestato il suo malcontento. Il leader del movimento disoccupati Scampia, Armando Arianello ha così spiegato le loro ragioni : «Ciò che chiediamo sono le dirette dimissioni dei dirigenti della municipalità. Ci siamo qui riuniti per raccogliere le firme, le quali saranno portate al Prefetto e al Comune. Siamo stanchi perché non si è mai fatto niente per questo territorio che conta ben il 52% della popolazione come disoccupati. Hanno promesso che ci avrebbero dato del lavoro all’apertura dei cantieri e dell’università ma questo non è stato fatto. Abbiamo atteso ma adesso chiediamo che gli organi che ci rappresentano, quali il Presidente e il vice presidente dell’Ottava municipalità lascino le loro cariche». Nel corso della mattinata sono arrivati nella sede del parlamentino dei camion, all’interno dei quali vi erano delle attrezzature multimediali, quali personal computer, monitor e stampanti. All’arrivo di tutto ciò naturalmente, le persone presenti hanno esclamato:«In questo modo si spendono i soldi dei cittadini». Infatti, non si sentono presi nella giusta considerazione. Così parla un giovane con la moglie e la figlioletta in braccio:«Sono uscito con l’indulto nel 2006, poco dopo mi è arrivata a casa la domanda per lavorare nel servizio pubblico, l’ho compilata e spedita ma dopo due anni ancora niente. Sono padre di famiglia con tre figli e io come “campo”? Parlano di droga a Scampia ma se non danno delle alternative di lavoro, la droga da qui non se andrà mai». Le storie di vita vera, qui a Scampia aprono il cuore eppure vengono spesso lasciati da soli. Il leader della protesta però ha anche posto degli importanti interrogativi sul ruolo di alcune associazioni che pur non vivendo sul territorio riescono ad ottenere i fondi e ribadendo inoltre: « Abbiamo portato avanti per un anno e due mesi la raccolta differenziata porta a porta ma questo nostro sforzo non ha avuto seguito». In conclusione la delusione delle persone, lì presenti, si sentiva ad ogni passo e questo era il sentimento che regnava sovrano.

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